Museo degli Scavi di Santa Restituta

Nel cuore del comune di Lacco Ameno, nel centro storico, si trova il Museo dedicato alla martire africana e patrona del comune, Santa Restituta. Alla Santa è dedicata una delle feste più belle e sentite dell’intera isola d’Ischia, nel mese di maggio. Una delle particolarità del Museo degli Scavi di Santa Restituta è che sorge negli stessi luoghi dove si trovavano gli antichi insediamenti e dove sono pervenuti i reperti custoditi al suo interno. I primi scavi iniziarono nel 1951 per volere di don Pietro Monti, rettore della chiesa, quando fu ritrovata una cripta paleocristiana risalente al VI – VII secolo a.C. sotto il pavimento di maioliche della Chiesa.

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Gli scavi successivi portarono alla luce un antico cimitero cristiano ma anche una zona “industriale” dove erano prodotti i vasi pitecusani che venivano poi esportati per tutto il Mediterraneo. Questi ritrovamenti diedero la certezza della presenza dell’antica Pithecusa, colonia greca dell’VIII sec. a.C.: la necropoli era posta a San Montano, la zona con le “industrie” manifatturiere e metallurgiche invece si trovava sulla collina di Mezzavia, su monte Vico invece c’era l’acropoli e l’approdo nella marina di Lacco era utilizzato per gli scambi commerciali. È possibile visitare sia gli Scavi di Santa Restituta , il complesso sotterraneo, sia il Museo dove ammirare frammenti di anfore per il vino, anfore votive, coppe in ceramiche, statuette ma anche circa una sessantina di amuleti a forma di scarabeo, provenienti dal culto egiziano.

Sono custodite anche la Testa di Demetra e la Testa della ninfa Aretusa, raffigurate su dei piatti risalenti entrambi al IV secolo a. C. Una statua del IV secolo è dedicata al culto di Eros, mentre il culto di Apollo è manifestato con l’immagine del dio riportata su una patera (piatto) votiva. Da ammirare anche le monete , coniate fra il 450 e il 340 a.C.,ritrovate su Monte Vico e le anfore di ceramica greca in diversi stili. Il Museo è suddiviso in due piani, mentre gli Scavi sono suddivisi in quattro sessioni. Molto interessante è la ricostruzione di una tipica abitazione pitecusana: ci sono piccoli giochi di argilla come barchette e bambole, e ci sono i pesi del telaio, originali. Uno degli ultimi ritrovamenti è stato un battistero con al centro la vasca circolare marmorea. Questi sono solo alcuni dei reperti custoditi all’interno del Museo degli Scavi di Santa Restituta, veri e propri tesori archeologici che permettono di scoprire la vita degli uomini che hanno vissuto in queste terre, di capire le diverse culture che si sono susseguite nel tempo e che si sono condizionate a vicenda.
Attualmente sono la Curia di Napoli e la Soprintendenza per i beni archeologici delle provincie di Caserta e Napoli ad avere la sovrintendenza del Museo.