Andare per Sentieri 2018, dal 25 Aprile ad Ischia.


Dal 25 al 30 aprile 2018 si rinnova l’appuntamento di Andare per Sentieri, un’esperienza di trekking tra mare e vulcani, natura, archeologia e geologia, alla quale partecipano ogni anno, insieme a isolani e turisti, volenterosi di apprezzare una terra diversa, anche alcuni tra gli instagrammer più famosi al mondo per raccontare l’isola sui social network. La Proloco Panza, organizzatrice dell’evento, ogni anno riesce a far scoprire a chiunque si affacci anche per l’ennesima volta sugli stupendi scenari dell’isola d’Ischia, delle emozioni e delle scoperte sempre nuove e coinvolgenti. Quest’anno i percorsi sono davvero tanti e le date sono state programmare per consentire ai tanti turisti di trascorrere al meglio le vacanze relative alla festa della liberazione. vediamo insieme nel dettaglio i percorsi 2018 dei sentieri dell’isola verde.

Il Sentiero dell'Eremo
Il percorso parte nei pressi del ristorante Bracconiere a Serrara dove, attraverso paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola, si arriva fino al bosco dei Frassitelli ,un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Si è ormai giunti sulla cresta del Monte Epomeo, ed il percorso prosegue fino ad arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente un eremo scavato nell’ enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. Da questo punto attraverso un antico tratturo inciso nella roccia, che poi diventa mulattiera, passando attraverso un bosco di castagni, comincia la discesa che ci porta fino alla piazza di Fontana.

Il Sentiero dei Pirati
Fino a qualche decennio fa, era ancora possibile incontrare all’imbrunire decine di asini e muli che vritornavano nelle stalle di "Mer’ e Copp" . Partenza dalla bella piazza di Serrara delimitata dal settecentesco Palazzo Iacono e dalla chiesa di S. Maria del Carmine. Il belvedere di Serrara è di certo uno dei più panoramici dell’isola e può regalare una meravigliosa vista della penisola sorrentina, dei Monti Lattari e dell’isola di Capri. Da qui inoltre si riesce a scorgere in basso il borgo di Sant’Angelo, il duomo vulcanico omonimo e la piana di Succhivo, struttura geologica delimitata da faglie e ricca di acque termali. Il percorso comincia dalla stradina di epoca medioevale che passa attraverso l’abitato, ma che dopo un po’ si apre offrendo una vista meravigliosa. A questo punto comincia la discesa su una comoda scalinata che taglia letteralmente la roccia e che è immersa nella vegetazione a macchia mediterranea della zona. Seguendo queste antiche vie, al ritmo di musica popolare della tradizione, tra storia, natura e suggestioni paesaggistiche si arriva alla parte alta del borgo di Sant’Angelo, in una località un tempo chiamata Mer’Sarak in ricordo di una leggenda legata alle incursioni dei pirati moreschi. Si arriva in prossimità della spiaggia dei Maronti, nella zona delle "fumarole", dove la sabbia arriva a sfiorare temperature di circa 100°C. Qui, tolte le scarpe e arrotolati i pantaloni, si sale sui caratteristici "Taxi Boat" che effettueranno il trasferimento presso la magica Baia di Sorgeto prima ed il caratteristico ed affascinante borgo di Sant’Angelo, isola pedonale dove il tempo pare trascorrere con maggiore lentezza seguendo i tipici ritmi rilassati delle isole del Mediterraneo. Si infine prosegue per l’antica mulattiera dove comincia la salita che conduce al punto di arrivo della passeggiata: Succhivo. In questo piccolo borgo, circondati da vigneti ed agrumeti, si farà sosta in una delle tipiche cantine per un assaggio di prodotti tipici. Panza tra storia e natura Partenza dalla sede della Pro Loco di Panza, dove attraverso una strada, che percorre il centro della frazione ci si avvia, attraverso un sentiero che passa per un fitto boschetto di lecci ed eriche, alla sommità della baia della Pelara, pregevole geosito, da dove si gode di una vista mozzafiato; la discesa è introdotta da una ripida gradinata con scalini in legno intagliati nel tufo che portano ad una parete stratificata di pomici, ceneri e lapilli. La risalita sarà accompagnata dalle essenze e dai colori delle piante che crescono nella baia e ci porterà verso la punta del Monte di panza, da dove l’occhio si perde nell’immensità del mare. Ritornando indietro per un brebe tratto, attraverso una stradina arriviamo ad un belvedere che si affaccia sulla baia di Sorgeto, luogo in cui sgorga acqua termale dalle viscere della terra. Monte Corvo nella bocca di Tifeo Partenza dalla sede della Pro Loco di Panza, dove attraverso una strada, che percorre il centro della frazione ci si avvia verso la parte alta: Monte Corvo. La roccia è sicuramente l’elemento che più caratterizza questo luogo: essa testimonia un passato tumultuoso. Continuando l’ascesa la strada lascia il posto ad un sentiero immerso completamente della selvaggia macchia Mediterranea (lecci, lentischi, eriche, mirti ed erbe aromatiche.

Serrara e Crateca
Si parte dal comune di Serrara e si prosegue per inoltrarsi in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola , fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. La traversata nel bosco continua fino alla località Pizzone, dove l’improvvisa mancanza di vegetazione ci annuncia la presenza di fumarole, fenomeni vulcanici secondari, rintracciabili in diverse zone dell’isola e testimonianza di una attività vulcanica ancora attiva sulla nostra isola. La discesa a valle è di nuovo immersa in un bosco, stavolta di lecci ed eriche in perfetto stile Macchia mediterranea, e conduce fino a Via Crateca in località Fango, detta anche via dei Carri che ha rivestito un ruolo importante nella produzione e commercio dell’allume isolano nel passato.

Il Bosco della Falanga
Si parte da Serrara (altezza Ristorante Bracconiere) e si prosegue per inoltrarsi in un paesaggio selvaggio ed affascinante sul versante ovest dell’isola (Forio), fino ad arrivare al bosco dei Frassitielli, un terrazzo di acacie fittissime. Nel bosco le robinie fanno ombra a rocce ricoperte di muschio, licheni, e finocchi selvatici. Il sottobosco, è il regno del coniglio selvatico che ha rivestito e riveste un ruolo fondamentale nella tradizione culinaria locale. Proseguendo lungo il sentiero ci si immerge nel bosco della Falanga; qui la realtà incontra la fantasia. Infatti in questo bosco di castagni è possibile ritrovare le tipiche buche (le fosse della neve) ed i rifugi scavati nei massi di tufo rotolati dall’Epomeo, come conseguenza di assestamenti tettonici (le cosiddette Stone house), massi che sono rotolati fino al mare. I canti popolari e le magiche atmosfere di questi luoghi renderanno di certo il cammino unico. Usciti dal bosco, si riprende il sentiero che ci riporta al punto di partenza e da li una navetta fino a Fontana per concludere con un concerto di musica popolare.

Fiaiano-Piano S.Paolo-Vetta-Miscillo.
Si parte dal maneggio dei cavalli a Fiaiano e si risale il Monte Toppo, duomo vulcanico ricoperto da un mare verde intenso tipico di questo versante isolano ed indice di una grande ricchezza floristica. Imboccato il sentiero che risale verso il vallone di Buceto, dove è presente l’omonima fonte, il primo tratto è accompagnato dai resti del vecchio acquedotto che captava l’acqua dalla fonte e la portava fino al borgo di Gelsa (odierna Ischia Ponte). Data la forte esposizione di questo primo tratto la vegetazione predominante è quella tipica della macchia mediterranea, in cui spiccano le fragranti essenze del mirto arricchite dagli aromi della mentuccia selvatica e del timo. Ci si immette quindi in un bosco di castagni alle falde del Monte Trippodi (502 s.l.m.), fino ad arrivare a Piano San Paolo, vecchia spiaggia fossile, testimonianza del passato sommerso di una parte dell’isola. Il sentiero prosegue fino alla sorgente militare di Buceto e comincia l’ascensione, attraverso le esplosioni floreali, che condurrà sino alla cresta del Monte Epomeo, per arrivare alla cima più alta dell’isola, Punta San Nicola, dove è presente un eremo scavato nell’ enorme masso di tufo verde che costituisce la cima stessa. L'escursione si conclude con la discesa verso Fontana e la sosta per il pranzo e la festa presso Muscillo.

Tutte le info relative ai percorsi, ai prezzi ed alle modalità di accredito agli eventi sono disponibili on line sul portale web della manifestazione Andar per Sentieri che vi invitiamo a consultare.

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