Nascosta per chi si trova a terra, ma ben visibile dal mare una chiesa in miniatura a Cartaromana vi sorprenderà con la sua piccola statura e per la sua grazia leggera. La pace del luogo, l’odore misto di mare e campagna, aggiungono intimità a questo tempietto che fa pensare ad un culto lontano dalla folla, in continuo dialogo con la natura. La Chiesetta fu costruita nel 1499 per volontà di donna Laura Sanseverino che convinse suo marito Innico d’Avalos II capitano della guardia sul Castello e governatore dell’isola, di intercedere presso Re Ferdinado d’Aragona affinché ne concedesse il consenso e i fondi. Ottenuto il benestare reale per la costruzione, la chiesetta vide presto la sua luce e fu destinata al culto anche per tutti gli abitanti della zona del Ninfario. Fra gli arredi sacri della piccola chiesa figurava anche un prezioso quadro di autore anonimo donato alla chiesetta dalla stessa Donna Laura Sanseverino raffigurante l’immagine di S. Anna prima della consacrazione del tempietto avvenuta ad opera del Vescovo dell’epoca Mons. Donato Strineo, chiamato a celebrare anche il battesimo della piccola Costanza D’Avalos nata nella Torre vicina, ed attesa figlia dei coniugi D’Avalos. La venuta al mondo della piccola Costanza D’Avalos segnò la storia della chiesetta che fu subito dedicata a S. Anna per effetto della presenza di quel quadro e delle incessanti preghiere di Donna Laura alla Santa durante tutto il periodo della sua difficile gravidanza. Le accorate preghiere di Donna Laura furono esaudite e da quel parto così a rischio nacque una splendida bambina Costanza, chiamata la “figlia della Torre”.

Era il 26 di luglio del 1503, proprio il giorno di Sant’Anna. La lieta notizia raggiunse i casolari vicini, il nascente Borgo di Celsa e le famiglie altolocate sul Castello. Si gridò al miracolo e i ringraziamenti a S. Anna non furono mai abbastanza. Fu festa quel giorno per la potente famiglia dei D’Avalos che volle fosse festa anche per il popolo di Ischia che aveva seguito con trepidazione il travaglio di Donna Laura. Così ebbe inizio e si sviluppò la riconoscenza e la fede delle donne partorienti ischitane alla Sant’Anna della Chiesetta. Fede, preghiera e speranza furono le motivazioni che spinsero le donne partorienti ischitane a recarsi in processione su gozzi parati a festa fin sotto la chiesetta per raccomandarsi a S. Anna da quel giorno loro protettrice. Quella processione di oltre 500 anni fa, con gli anni è diventata la Festa a Mare agli Scogli di S. Anna, che noi tutti oggi con allegria viviamo.

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