Cosa vedere ad Ischia in un giorno: i tesori del Castello

Oltre a prendere il sole in una delle belle spiagge ischitane o una giornata alle terme, cosa si può fare ad Ischia in un giorno? Beh, si possono ripercorrere 25 secoli di storia ad Ischia in un giorno: i tesori del Castello Aragonese.

Il Castello Aragonese è aperto sempre, dalle 9 al tramonto ed ha al suo interno anche caffetterie e bookshop. Ma vediamo in anteprima quali percorsi offre questo edificio e quale è la sua storia.

Storia del Castello Aragonese

Il Castello Aragonese sorge su un isolotto collegato all'isola da un istmo artificiale. Il suo nome era in origine Castrum Gironis (V secolo a.C.). In epoca medievale viene indicato come Insula Minor, mentre il nome attuale trae le sue origini dalla dinastia Aragonese. Alfonso I d'Aragona, durante il XV secolo, fece costruire delle imponenti mura difensive e fece scavare nella roccia un accesso pedonale.

Percorso di visita del Castello Aragonese

Per sfruttare al meglio Ischia in un giorno non c'è che da ammirare i tesori del Castello seguendo un percorso che porterà alla scoperta della storia antica, ma anche di ciò che un buon restauro e una buona manutenzione possono fare.

Si può iniziare dal Terrazzo dell'Immacolata che si affaccia su ponente ed offre una vista su Ischia Ponte e la Spiaggia dei Pescatori. Più in là si apre alla vista la vetta del monte Epomeo.

Proseguendo la visita c'è la Chiesa dell'Immacolata (XVIII secolo) costruita su una cappella dedicata a San Francesco. Subito dopo si accede al Conventi di S. Maria della Consolazione dove si possono visitare androne e chiostro.

Al di sotto della Chiesa dell'Immacolata troviamo il Cimitero delle Monache (XVI secolo), dove ogni giorno le monache andavano a pregare e a meditare sulla morte. A chiusura di questa sezione v'è il Belvedere del Convento da cui, nei giorni limpidi, si può vedere la terraferma.

La Casa del Sole è un'antica costruzione del Castello. Qui si trovano esposti i resti delle passate epoche ed arte moderna. Camminando lungo questa casa si possono vedere sentieri e terrazzi.

Proseguendo troviamo la Chiesa di San Pietro a Pantaniello la cui architettura è attribuita la Vignola.

Ammirevoli sono anche i palmenti per la vinificazione, strutture nate quando, cessato il pericolo dei pirati, la gente tornò ad abitare sull'isola.

Proseguendo lungo il Viale dei Palmenti si giunge al Carcere Borbonico. Esso fu costruito su una struttura preesistente ed adibito a carcere nel 1823.

Il Terrazzo degli Ulivi fu costruito nel 1441 da Alfonso d'Aragona e donato a Lucrezia d'Alagno. Successivamente vi dimorò per 35 anni Vittoria Colonna (grande amica di Michelangelo).

Continuando il percorso si trova la Chiesa S. Maria delle Grazie, l'antica torre di avvistamento e il sentiero del sole, ricco di vegetazione mediterranea.

Salendo i Gradoni di S. Cristofaro, una volta si poteva raggiungere una chiesetta dedicata al santo. Ora si raggiunge la Chiesa della Madonna della Libera.

Si continua lungo il Viale dell'Ailantus che porta ai resti del Tempio del Sole dove vi è un terrazzino.

Nel 1301, dopo un'eruzione che distrusse la cattedrale dell'isola, venne costruita la Cattedrale dell'Assunta. Qui si può visitare la Cripta Gentilizia.

La conclusione di questo percorso è una galleria scavata della roccia voluta da Alfonso d'Aragona nel 1441.