Museo Diocesano di Ischia

Ischia non è solo mare, terme e movida. È anche cultura, e un buon esempio è dato dal Museo Diocesano di Ischia.

Il Museo è aperto il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle ore 10 alle ore 13 e si trova nel Palazzo del Seminario, in Via Seminario 26.

La Storia del Museo Diocesano

La mission del Museo Diocesano di Ischia è quella di far conoscere il patrimonio storico, artistico e religioso dell'isola.

La creazione del museo risale al 1995 ad opera del vescovo Antonio Pagano che, con un suo decreto, destina alcune sale del Palazzo del Seminario a tale scopo, dopo averle restaurate in modo radicale. Il Museo viene infine inaugurato nel 2000 dal vescovo Filippo Strofaldi.

Ma vediamo quali sono le sezioni che compongono il Museo e cosa conservano.

Sezione arte sacra

La sezione dedicata all'arte sacra di divide in ulteriori sezioni:

Argenti

Il Museo diocesano di Ischia custodisce Ostensori del XVIII secolo, il Calice dono di San Giovanni Paolo II, una Brocca e la Navicella dell'episcopato di Giuseppe d'Amante.

In questa sezione si possono ammirare anche la Croce astile e la Croce pettorale in oro e cammei del XX secolo.

È conservato anche il Reliquiario noto come “Braccio di Sant'Andrea, dono della famiglia Cossa, e l'Instrumentum pacis recante uno dei rari esemplari di punzone custoditi ad Ischia.

Scultura

Risalgono al periodo del primo cristianesimo le sculture sacre del Museo Diocesano di Ischia. Un esempio è la fronte di sarcofago con miracolo di Bethesda (fine IV secolo). In questo sarcofago si possono ammirare 5 scene evangeliche: Gesù che guarisce i due ciechi, una donna, la guarigione del paralitico, Zaccheo sull'albero e l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme.

In questa sezione sono conservati inoltre frammenti di monumenti funebri (XIV e XV secolo) appartenenti ad alcune famiglie nobili locali, la lastra tombale del vescovo Innico d'Avalos, epigrafi, stemmi, statue e busti in legno.

Dipinti

La collezione pittorica del Museo Diocesano di Ischia è costituita da dipinti su tela o su tavola. Tra le opere risaltano in particolare:

 

       la tavola del San Tommaso d'Aquino orante, attribuita a Pedro de Aponte (XVI secolo)

       San Giorgio e il drago, attribuito a Ippolito Borghese.

Tessuti

La collezione di tessuti del Museo Diocesano di Ischia è composta da paramenti che esibiscono l'arte napoletana della seta e la qualità dei filati, visibili soprattutto nelle Pianete (paramento liturgico usato dal presbiterio per presiedere l'eucaristia) in velluto con particolari motivi ornamentali.

Sezione Archeologica

Anche la sezione Archeologica del Museo Diocesano di Ischia è suddivisa in diversi settori:

Settore I

Quartiere artigianale dell'antica Pithecusae che comprende 6 fornaci di età ellenistica (con probabili fasi di epoca precedente). Una delle fornaci ha restituito un mortaio cilindrico e due vaschette rettangolari per decantare l'argilla. Sempre nella stessa area sono state rinvenute delle ceramiche a vernice nera.

Settore II

In questa zona si possono osservare i resti di un antico muro in opus reticulatum, di alcuni sepolcri e di una piccola struttura in cui sono conservate le reliquie di Santa Restituta.

Settori III e IV

Queste due sezioni sono relative ai più antichi periodi della storia ischitana. Troviamo infatti strumenti preistorici in selce ed ossidiana, nonché delle ceramiche Neolitiche e scodelle della successiva età del Bronzo.

Vi sono anche manufatti risalenti alla prima fase coloniale euboica come frammenti di coppe, frammenti di ceramica (nere e rosse), terrecotte, fibule e molto altro ancora.